Metodo di previsione esplosione di una supernova
Effetti di una SN sul sistema solare
Così come ho spiegato nella pagina “l'evidenza” le radiazione di una supernova influiscono sul tutti i sistemi solari che si trovano nelle “vicinanze” del cataclisma cosmico. Ovviamente più sono vicini e più ne risentono.
Difatti se c'è una sorgente luminosa, un faro, molto lontano non ci dà fastidio agli occhi, ma se ci posizioniamo proprio davanti al raggio luminoso ci può anche accecare la vista.
Nel caso delle supernove (e anche delle nove) però, non è solo la sorgente luminosa che le rende visibili ma, una sorgente che i nostri occhi non vedono e non percepiscono (se il loro flusso è debole), è quella che influisce di più tra i sistemi solari nella galassia. Questa radiazione è chiamata “raggi cosmici”.
Come questi ultimi influiscono lo abbiamo analizzato in tutte le pagine precedenti, anche raggi che arrivano da lontanissimo possono provocare terremoti e vulcani su tutti i pianeti del sistema solare. Anche se la luce della supernove a occhio nudo non ci dà nessun problema agli occhi (attenzione però che se si fissa una supernova di magnitudine maggiore di -2 può causare piccoli danni agli occhi perché emette raggi X e raggi Gamma) e non causa nulla di grave a nessuno sulla terra, invece i CR (raggi cosmici), essendo che sono delle particelle cariche elettricamente, influiscono in modo significativo su tutti i pianeti.
Certo però, non solo i pianeti, ma anche sul Sole. Qualcuno potrebbe pensare: ma cosa possono fare alcune particelle al Sole che è così grande, sicuramente non gli fanno nulla. Certo, una particella non gli nulla di nulla al Sole ma, siccome il Sole è molto più grande di tutti gli altri pianeti, il flusso che riceve è proporzionalmente più grande.
Se la luce del faro, della quale parlavo prima, la guardassimo con un telescopio, monte Palomar ad esempio, ad occhio nudo, anche se da lontano ci acceca. Perché? Perché monte Palomar ha una lente (specchio) di 4 metri e il nostro occhio, la pupilla si misura in millimetri. Così il Sole da una Supernova riceve una “dose” migliaia di volte più grande rispetto agli altri pianeti.
Ma il rapporto non è dato dalla dimensione del corpo celeste, cioè del Sole o della terra o di Giove, ma bensì dal suo campo magnetico. Quindi la dimensione del campo magnetico Terreste, che molto più grande della Terra riceverà molte più particelle. Il campo magnetico del Sole si estende per miliardi di chilometri o centinaia di unità astronomiche.
Quindi se una supernova influisce sui pianeti e sulle stelle come il sole allora dobbiamo capire bene cosa fa una supernova a una stella più grande. Qui sotto il grafico delle macchie solari nel corso del tempo e delle supernove esplose visibili dalla terra e delle eruzioni vulcaniche.
Effetto di una supernova sulle altre stelle
Abbiamo visto nelle pagine precedenti che quando il Sole è stato investito dalle radiazioni provenienti da una supernova, subito dopo ha diminuito la propria irradianza. Ad esempio durante il “Manunder Minumum” i cicli solari si sono quasi azzerati. Ma cosa accaderebbe sè queste stesse radiazioni colpissero una stella morente, una di quelle giganti rosse che sono sul finire della propria esistenza. Sicuramente diminuirebbero notevolmente la propria luminosità.
Possiamo paragonare questa situazione a un ragazzo che gioca a pallore e prende una botta: dopo pochi massaggi si riprende e gioca di nuovo. Ma se al posto del ragazzo ci fosse un anziano, magari di 90 anni, per lui l'ospedale sarebbe assicurato. Ecco il ragazzo è il Sole e l'anziano è la stella rossa morente.
Ora, ammettiamo che il flusso fosse così intenso, da far diminuire la luminosità per diversi mesi. Non producendo più energia dal proprio nucleo, la stella morente, inizia a far collassare tutto il proprio involucro esterno verso il centro. Quando raggiunge una certa massa e densità tutto questo materiale che collassa nel nucleo della stella morente, innesca una razione nucleare enorme e la stella esplode.
Questo ragionamento vale sia per le supernove Tipo I che per quelle Tipo II. nelle Tipo II viene fatto collassare il nucleo di una stella singola, nel Tipo I avviene un doppia esplosione prima la stella morente e poi tutto il materiale espulso va sulla nana bianca che a sua volta collassa (Mi rendo conto che è una teoria nuova e inedita, quella delle supernove Tipo I, e che molti astronomi storceranno il naso, attendo loro risposte). Per questo sono generalmente più potenti.
Ecco, le supernove nella galassia si formano così: innescate da una altra supernova (o anche da una Nova). Già sento i criticoni, quelli “scientificamente corretti”, che si lamentano perché ho fatto una spiegazione troppo semplice, senza questo, senza quello, ma il loro intento non è quello di capire è solo quello di demolire. Ripeto ancora un altra volta fino alla nausea: non sto cercando i “Grandi scienziati”, quelli che Einstein chiamava “tombe imbiancate”, ma solo la gente che col cuore guarda al cielo e alle stelle.
Il fine ultimo di tutto questo non è “prettamente” scientifico, ma il mio sito è un avvertimento a tutti perché quello che grazie a Dio ho scoperto non potevo tenermelo per me. Potrei scrivere centinaia di pagine su questa scoperta che ci porta a molte conclusioni. Ma cerco di riassumere nel prossimo paragrafo e pubblicherò più materiale nei prossimi mesi.
Il ruolo delle Supernova nella galassia
Mi sembra che questa scoperta spiega molte cose. Primo risolve il paradosso dei tempi che vendono dati a tutt'oggi dagli astronomi. Difatti la scienza ufficiale dice che tra le candidate a supernova prima di esplodere, coi loro calcoli sui super-computer, ci vogliono sempre milioni di anni. Se fosse così nella Via Lattea ne esploderebbero pochissime.
Invece ne esplodo circa 3 ogni 100 anni. Con la nuova teoria la Galassia diventerebbe una specie di albero di Natale dove una supernova accende un altra stella morente. Inoltre questa teoria spiega come queste esplosioni portino la morte ma altra vita, perché della supernovae poi nasceranno altre stelle e pianeti.
Ancora si può dire che indicativamente è stato posto un limite a qualunque civiltà. Ogni circa 8000/12000 anni esplode una supernova vicina e potente a una qualsiasi altra stella. Per esempio se una civiltà non raggiunge un certo grado di conoscenza o di sviluppo mentale entro quel tempo, viene distrutta automaticamente. Sembra che solo chi riesce ad avere certe conoscenze potrà poi salvarsi.
Vi ricordo che se dovesse esplodere una supernova vicina e potente non ci sarebbe scampo per nessuno, neppure se si andasse sulla Luna, neppure su Marte. Da nessuna parte ci sarebbe scampo, nemmeno sotto terra. Questo porrebbe fine alla civiltà.
Questo ragionamento ci porta ad un'altra conclusione logica: se è stata fatta così la galassia e tutte le galassie a quanto ne sappiamo hanno delle supernove allora ci sono quasi certamente milioni di civiltà nell'universo conosciuto. Milioni che hanno superato queste prove grazie alla loro conoscenza e milioni che si sono estinte.
Calcolo delle coordinate stellari
Per capire come si innesca una supernova tramite una altra supernova o come i raggi di una supernova hanno colpito la terra nel corso del tempo e come colpiranno nel futuro, bisogna calcolare le coordinate trigonometriche delle stelle nella galassia. In poche parole dobbiamo riuscire a calcolare le vere distanze di due stelle che vediamo nella volta celeste che non è la distanza in gradi tra le due stelle che vediamo la vera distanza calcolata.
Per fare questo purtroppo non sono molto “ferrato” in matematica, cioè mi piace tantissimo la matematica ma non ho tempo di studiarla bene, allora ho trovato sul web questo sito che fa il calcolo automatico dell distanza tra due stelle: neoprogramming.com .
A questo punto ho incrociato tutte le supernove esplose per capire quella ha innescato la successiva supernova.
Il lavoro è stato molto lungo, faccio qui un riepilogo e rimando allo studio completo che pubblicherò in seguito. In pratica ho preso l'elenco di tutte le SN e di tutte le “remnant” e le ho messe su uno spreadsheet sia in orizzontale che in verticale.
Nell'incrocio tra le celle ho calcolato l'anno di intersezione della radiazione di quella più vecchia con la stella nuova.
Siccome conosciamo già l'esplosioni avvenute nel corso di almeno 2000 anni possiamo accertarci se una di quelle conosciute ha incrociato un'altra SN conosciuta causandone l'esplosione.
I risultati sono ottimi anche se nella maggioranze dei casi la radiazione che colpisce la stella morente non è sufficiente a farla collassare. Esattamente come un pugile non sempre manda a Ko l'avversario. Sicuramente non farà piacere agli studiosi “scienzati” astronomi leggere questi paragoni ma sono utili per dare una chiara visione di quello che accade.
Ho scoperto così che SN 1604 (Kepler's supernova / 8-9 Ottobre 1604 / Mag. -2.5 / Ofiuco) fu incrociata dalla radiazione di SN 393 ( Conferma / 27-feb 393 / Mag. -1 / Scorpione ) e nell'anno 1604 sulla terra ne abbiamo visto le conseguenze (Oltretutto questa supernova insieme a SN1572 causò il Minimo di Mauder con decine di anni di freddo sulla terra).
Ancora, SN 1572 (Thycho Supernova / nov 1572 / Mag. -4 / Cassiopea) fu incrociata dalla radiazione d SN 1181 (Scoperta da astronomi Giapponesi e Cinesi / 4-6 Agosto 1181 / Mag. ? / Cassiopea) e nel 1572 fu vista dall'astronomo Danese Tycho Brahe e causò nel 1575 (i raggi cosmici viaggino più lenti della luce, arrivano dopo) il terremoto in Cile di Mag 9 a Valdivia e un altro terremoto di Mag. 9,25 nelle isole Aleutine con relativo Tsunami e l'eruzione di vari vulcani tra cui l'Huaynaputina VEI6 che oscurò il cielo e causò l'abbassamento di temperature nell'emisfero Boreale.
In tutto il numero delle Sn e delle Remnant è di 18 che indicativamente dà circa 80 incroci. Il lavoro su può migliorare notevolmente perchè se si tiene conto della distanza mn/max di ogni stella ci sono 4 incroci con tanto di date e a questo punto è possibile scoprirne altre. Il mio scopo per ora è stato raggiunto, posso determinare con questo metodo quale potrebbe essere la prossima supernova che segnerà la fine di questo sistema.
A questo punto sopo aver spiegato come funziona secondo me il meccanismo di collasso ed esplosione di una SN, potete leggere cosa ho scoperto per quanto riguarda l'abbassamento di luminosità repentino della stella Betelgeuse nel dicembre del 2019 dove molti pensavano (pure io) che sarebbe esplosa come supernova. Vi invito a leggere il prossimo capitolo.
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